E' così che questo gruppo di svedesi ci mette ancora una volta di fronte a 10 pezzi che, sulla strada del dream pop che contraddistingue la band da sempre, abbandonano le affascinanti psichedelie di una volta per rifugiarsi in un' introspezione nuova che sanno elegantemente sporcare di suoni più elettronici alternati a chitarre che evocano atmosfere un pò estive, il tutto accompagnato dalla voce unica ed inconfondibile di Johan Duncanson.
Il pezzo più riuscito è sicuramente "Heaven's On Fire" dove la band sfoggia un' irresistibile pop, mentre quello che ci ha toccato il cuore è "You Stopped Making Sense" dolce chiusura di un album in cui si respira la classe che appartiene solo a chi di certi suoni ne è stato un pò il pioniere.
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