martedì 13 aprile 2010

MGMT - Congratulation


Alla fine ci sono riusciti. Goldwasser e VanWyngarden hanno spiazzato tutti, prendendo a calci quei critici che all' epoca di Oracular Spectacular avevano apostrofato l'album e la band come prodotti pop confezionati appositamente per un tipo di ascolto immediato. Ci avevano avvisato dicendoci che questa volta avrebbero provato il colpaccio, cercando di mostrare le loro abilità di scrittori e compositori, ricercando qualcosa di decisamente più personale e complesso. Odiarli è lecito questo sia chiaro, ma bisogna ammettere che il passo in avanti c'è e che i suoni plastificati dell'esordio si sono trasformati in giri di chitarra semplici ma efficaci, in intrecci vocali piatti ma mai noiosi e in piccole perle dal sapore retrò e dall' efficacia permanente. Se dovessi trovare un difetto probabilmente lo cercherei in quel singolo, Flash Delirium, che tanto ci aveva confuso nelle settimane precedenti all'uscita dell' album; mettetevi il cuore in pace dato che quel pezzo non ha nulla a che fare con i restanti 8, decisamente meritevoli di una promozione a ottimi voti. Che ci si attendesse molto da questo Congratulation era scontato, a non esserlo era forse il risultato finale che ci conferma come gli MGMT siano tutt'altro che un fuoco di paglia o l'ennesimo nome da compilation o da djset. Gli enfant prodige dell' indie americano sono diventati grandi confermandoci quanto c'è di buono in un movimento musicale che spesso viene messo in discussione in quanto modaiolo. Voi fate come volete, io intanto aspetto il prossimo gruppo "di moda".


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