martedì 27 aprile 2010

Kate Nash - My Best Friend is You



Good girls gone bad, come parlare di Kate Nash partendo da Rihanna.
Chi ricorda il video di Pumpkin Soup? Alzate le mani. Perfetto, dimenticatelo.
Se la Kate Nash dell'esordio era una ragazza tranquilla e buona che canticchiava melodie a ritmo di piano e voce quella di My Best Friend is You è aggressiva e decisa a farci capire cosa vuole. Partiamo dall' inizio però e diciamo che questo album non è una svolta totale, non aspettatevi un cambio radicale con l'abbandono delle melodie giocose di Made of Brick in favore di influenze coniugali da parte del compagno Ryan Jarman, quello dei Cribs si, che qui presta il proprio produttore Bernard Butler e quale idea sui giri della chitarra.
Kate fa le cose per bene, lei tiene molto a noi e ci accoglie a braccia aperte con un opening track come Paris, punto d'incontro tra le due filosofie musicali della donzella londinese; il vecchio si presenta poi in Do Wah Do, pezzo che è già nel mio cuore, e viaggia verso nuove sonorità definite dalla cantante molto vicine alla Motown e alle sue stars come Diana Ross e le Supremes. Sarò un nostalgico ma questo album mi ha fatto un po' rimpiangere le atmosfere di vecchia data; non ci vuole però molto a promuovere questo LP come un sensibile passo in avanti, la voglia di far vedere come si cresce e come si si sbarazza dell'appellativo di bambina.


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