lunedì 29 marzo 2010

Keep It Yours BACK TO THE ROOTS @ Dimmi

Sono finite le rose, o forse non ci sono mai state.
In attesa di sbarcare nei lidi dell' Auditorium e della gente per bene la ciurma di Keep It Yours ha invitato ancora una volta la cittadinanza romana a farsi del male. Hanno risposto all' appello in molto, troppi forse, in un Dimmi che trasudava di sudore e succhi gastrici, non esagero eh.Ad allietare l'evento ci hanno pensato frotte di djs tra i quali spiccavano i padroni di casa Soft Punks e gli itineranti BlackSquare, per citarne solo due.Si è tornati alle origini perchè ci piace, ma sopratutto non ci importa di quello che dicono.

Hungry Alien vs Meaning of Life

Nuove e fondamentali aggiunte per la lista di creazioni che tanto odiate, posso annunciarvi con piacere che c'è anche un prezzo: 15 €, una miseria!

Chi di voi non ha mai visto Alien?
Chi di voi non ricorda la scena dove
un malcapitato viene letteralmente aperto in 2 da un piccolo e tenero mostriciattolo?
Ecco cos'ha ispirato la nascita di questa t-shirt, siamo nerd.



La seconda t-shirt invece è a libera interpretazione: una metafora di vita o essenzialmente un cazzo?

Edward Sharpe & The Magnetic Zeroes - Up from Below


Se siete stanchi della monotona vita cittadina non c'è niente di meglio che prendere un gruppo di amici e andarsene in vacanza. La storia di Alex Ebert è più o meno questa, la stessa storia che l'ha portato a creare il personaggio di Edward Sharpe e alla successiva ricerca dei 12 elementi che costituiscono i Magnetic Zeroes. Tornando al concetto del viaggio possiamo dire che ascoltare quest'album è come salire su un bus, sedersi comodamente e godersi il panorama; che inizia con un pezzo corale con tanto di cori (40 Day Dream), passando per il momento del canto corale fino al termine del percorso "Om Nashi Me", ultima fermata di questo viaggio ad occhi aperti.

Happy Family


Un giovane sceneggiatore alle prese con la prima stesura si ritrova catapultato nel suo stesso testo lasciandosi coinvolgere dalle vicende dei personaggi.
Se la deriva del cinema italiano venisse rappresentata con una nave intenta ad affondare la falla più grande sarebbe sicuramente il genere che viene definito "commedia". Lo spettatore nostrano infatti ormai è abituato ad associare questa tipologia di film con visioni come Neri Parenti o i fratelli Vanzina, i famosi cinepanettoni insomma. Bisogna quindi evitare di giudicare questo Happy Family in maniera troppo frettolosa dato che Salvatores pesca il meglio della commedia (termine che però calza un po' stretto) straniera e lo mescola con la sapienza che solo 27 anni di carriera possono dare.
Royal Tenenbaum, About a Boy e High Fidelity sono le prime tre pellicole che mi sono venute in mente; la radice del film però è da ricercare nella letteratura pirandelliana, "Sei personaggi in cerca d'autore" che si fonde con la mondanità milanese dando vita a esseri preoccupantemente veri e a situazioni votate al comico ma non al demenziale e ricercando sempre un atmosfera "diversa" da quella che solitamente ci regalano le vacanze di De Sica e Boldi.

TOP5 Week's Best Stuff #1

Abbiamo deciso di spremere al massimo il listone dei 10 pezzi e di darvi una shortlist con 5 chicche da amare.


Saranno pure donne ma sanno menare gli strumenti come solo un uomo sa fare.
Per festeggiare il successo del loro WAP ecco un live album totalmente gratuito.



Come fanno due voci che non centrano un cazzo l'una con l'altra a cantare un pezzo cosi pericolosamente orecchiabile?



Per ricordare quell'anno basta questo pezzo degli italianissimi Holidays.



Direttamente dal nuovo album "Together" il primo singolo che promette molto bene.



STUFF-FOR-ALL-THE-WEEK

  • Martedì 30.03.2010 LIFELIKE dj set, L-Ektrica, Akab
Per la prima volta a Roma uno dei più bravi e talentuosi producer francesi del momento. Remixer raffinato, tra i più gettonati dagli artisti, è capace di trasformare qualsiasi brano in una bomba dancefloor senza mai scadere nel banale o nel commerciale. In questi anni ha remixato tra gli altri La Roux, Moby, Empire Of The Sun e Chromeo. Tra le sue produzioni originali da citare assolutamente le mega hit “Discopolis” e “So Electric” suonate dai djs di mezzo mondo.
  •  Mercoledi 31.03.2010 Woody Allen e la New Orleans Jazz Band, Accademia Santa Cecilia di Roma

Woody Allen e la sua New Orleans Jazz Band arrivano, con un sensazionale mix di musica ispirata a New Orleans, a Roma. Un repertorio di oltre 1200 pezzi per i 35 anni di attività della band , un energico susseguirsi di improvvisazioni senza una scaletta in un alternarsi di emozioni. Il regista americano, con il suo inseparabile clarinetto salirà sul palco per un concerto accompagnato da straordinari musicisti come il direttore musicale Eddy Davis (banjo), Simon Wettenhall (tromba), Jerry Zigmont (trombone), Conal Fowkes (piano), Greg Cohen.                                                                                                      http://www.santacecilia.it/

  • Giovedì 01.04.2010 Tre Allegri Ragazzi Morti, Circolo Degli Artisti, Opening: Roberta Carrieri
 Per il pesce d'aprile 2010 il circolo degli artisti è pronto ad ospitare una delle band più amate dell'alternative rock Italiano. Stiamo parlando dei TRE ALLEGRI RAGAZZI MORTI, che presenteranno al Circolo Degli Artisti l’ultimo lavoro, Primitivi Del Futuro. Apre Roberta Carrieri.


  • Venerdi 02.04.2010 I Mostri, Mads, Opening: Ludo Park+The Wire (debut show!)
I Mostri tornano live a Roma per l'ultima serata della stagione, in apertura Ludo Park ma soprattutto The Wire con il loro primo live che, siamo sicuri, amerete.
http://www.facebook.com/event.php?eid=10150136730395019

  •  Sabato 03.04.2010 Hidden Cameras,SCREAMADELICA,Circolo Degli Artisti
Appuntamento al Circolo degli Artisti di Roma per la serata Screamadelica che presenterà The Hidden Cameras, una delle formazione più interessanti della scena folk, dal Canada per presentare il loro ultimo lavoro ‘Origin: Orphan’, con un tour che toccherà anche Roma. Chitarre, drum machine, campane, organi, arpe, glockenspiel. Più un immaginario con le radici affondate tanto nei sixties, quanto nel rigurgito jangly pop degli eighties. Dalle 22:30 Rock The Dancefloor, in collaborazione con RADIO CITTA' FUTURA, con 2 sale dj set con Fabio Luzietti, Skalibur, Lino & Nicola di Fish'n’Chips ed i visual di Bennet Pimpinella e Dandaddy.

  • Domenica 04.04.2010 Barba Posse, TEA ROOM
Dischi ed expo a cura dalla posse pelosa per eccellenza.

  • Lunedi 05.04.2010 The Cesarians + City Final, SINISTER NOISE
The Cesarians nascono per uccidere il punk, per andare oltre.

Il punk è morto? Viva il punk! Dalle ceneri degli strorici punkers Mokey Island, Penthouse, Baader Meinhoff, il sestetto londinese (voce, piano, clarinetto, trombone, tenor horn, batteria), capitanato da Joe Armatage (Christian Death), rimiscela suoni con destrezza trasformandosi in un'epica post punk cabaret band dalle molteplici influenze.
Pareri più o meno autorevoli, istigano a non perderli in concerto in un potpourri di sudori e melodia, grinta e trovate sceniche.
http://roma.zero.eu/eventi/2010/04/05/the-cesarians-city-final/

sabato 27 marzo 2010

Laura Marling-I Speak Beacause I Can

A quanto pare la rottura tra Charlie Fink (Noah and the Whale) e Laura Marling ha dato un'altro dei suoi frutti, e dopo la raffinata sofferenza di lui, con il riuscitissimo "The first day of spring", lei sembra affrontare la situazione in maniera differente e cosi ci arriva addosso come una ventata di aria calda e secca il primo singolo "Devil's Spoke", tratto dal secondo album, che gia fa intravedere una nuova direzione per l'artista, rispetto all' album di debutto, "Alas i cannot swim", ma in realtà scopriamo che non è cosi "I speak because i can" è il lato oscuro, triste e tenebroso del primo disco, in cui l'artista ci ripropone i soliti ritmi e le solite chitarre (Mumford ci ha messo lo zampino), rallentando il tutto, aggiungendo qualche momento di silenzio, un pò di archi e cercando di dare un tono tormentato con i testi (un voto in più per questi ultimi) e con la voce densa e a tratti sporca.
L'ultimo disco della ragazza, che rischia di essere etichettata per sempre come "l' ex di quello dei Noah", è un insieme di 10 pezzi che difettano di originalità, risulta abbastanza difficile ascoltare l'album tutto di un fiato, il ripetersi dei suoni senza grandi variazioni tra un pezzo e l'altro crea un senso di noia che si spezza un pò in "Goodbye England" e "Darkness Descends".
Quindi, un lavoro che delude le aspettative del sottoscritto e che di certo non supera il livello dell'ultimo lavoro dell'ex. Ma alla fine è giovane dai , avrà l' opportunita di farci ricredere, il talento non le manca di certo.

Le Petit Nicolas

Il film che in Francia ha incassato oltre 50 milioni di dollari non è altro che l' idea dei due produtttori, Marc Missonnier e Olivier Delbosc, di riadattare cinematograficamente un libro per ragazzi che spopolò altrettanto nei paesi d'oltralpe, e di metterlo in mano ad un regista con tutte le carte in regola per poter girare un film semplice, lineare ma bello che non perde mai di ritmo alternando momenti seri ed emozionanti a momenti di fresca ilarità.
Laurent Tirard (già regista di Molière) ha catturato l'essenza dei libri di René Goscinny e ce l'ha regalata catapultandoci per 87 minuti nella vita di un bambino di otto anni, nella Francia degli anni 50.
Le petit nicolas (che in Italiano cresce diventando "Il piccolo Nicolas e i suoi genitori") è una pellicola in cui il regista e lo scenografo, Françoise Dupertuis, decidono di giocare esasperando inquadrature, colori e scenografia, dando cosi al film un'atmosfera surreale che ricorda vagamente "Il favoloso mondo di Amelie".
Punto di forza è anche un cast che riesce a dar vita ad ogni personaggio rispettandone le caratteristiche.
I piccoli dolori, le piccole gioie e le grandi sorprese di quell'età hanno una duplice chiave di lettura che nel film resta integra, appasionando in questo modo sia adulti che bambini.
Mezzo voto in più per i titoli di testa realizzati con i disegni originari di Jean-Jacques Sempé.

mercoledì 24 marzo 2010

Il Profeta


Il Padrino mi sconvolse, mai avrei pensato che un uomo con dell' ovatta in bocca potesse fare e dare tanto al cinema, si chiamava Marlon Brando ed era americano. Il suo erede però arriva dalla Francia e si chiama Il Profeta, come il film di Coppola racconta reatà vere al confine tra il tragico e il banale dando però un accezione positiva a quest'ultimo termine. E' una storia di vita, di sopravvivenza e se vogliamo di maturazione; Malik entra in prigione diciannovenne e con la prospettiva di 6 anni di reclusione, la vita in carcere è dura e Audiard da ampio respiro ad ogni singola fase della sua ascesa al potere rendendo tutto vero e potente, con una semplicità difficile da reperire in natura. Il giovane Tahar Rahim è quasi inconsapevole di essere un fenomeno, e per tutta la pellicola si è quasi convinti di vedere tutt'altro che un attore, forse un uomo incappato veramente nel giro sbagliato; fra corsi,musulmani e visioni profetiche. Perfetto.
Piccola nota a margine: la scena della perquisizione in aereoporto è da bocca spalancata, ringrazio il giornalista che me l'ha fatto notare; free press eh!

Lightspeed Champion - Life is Sweet!Nice to Meet You


Giovani cantautori crescono, e cercano di migliorarsi. Dopo l'album d'esordio ed alcune dichiarazioni sconcertanti, come l'avere poca voglia di andare in tour, Lightspeed Champion, Dev Hynes all'anagrafe, tenta il salto portandosi dietro la moltitudine di sfaccettature del suo carattere. Partiamo dal nome, Lightspeed Champion era un personaggio dei fumetti inventato da Dev durante le lezioni di matematica; da li diversi lavori: la dance-punk band Test Icicles, diversi bootleg e un album scritto e registrato in un solo giorno. Nel 2008 arriva l'esordio sotto Domino con "Falling off the Lavender Bridge" dove schitarra e fa un po' il Badly Drawn Boy della situazione, il succeso c'è (45esimo posto nella chat UK) ma non è fulminante. Poco importa però Dev comincia a scrivere per altri, e non altri qualsiasi ma gente come i Chemical Brothers, Basament Jaxx, Florence and the Machines e Solange Knowles, la sorella di Beyonce esatto. Ma arriviamo ad adesso, a "Life is Sweet! Nice to Meet You" ossia la crescita, la fine della chitarrine e l'avvento del baroque. La febbre del cantautore si è trasformata in raffreddore del compostore che si getta in interludi e composizioni di complessità più elevata, volevo essere Bob Dylan ma ho cambiato strada insomma. Il risultato è di digeribilità elevata, non cade mai nel noioso ma potrebbe infastidire i palati che preferiscono l'immediatezza.

Curiosità:
Dev ha pubblicato diversi libri e comics; il primo è I'm Asleep - Comics, una raccolta di fumetti realizzati da vari artisti tra cui Faris Badwan dei The Horrors, Il secondo è Punk Fiction: An Anthology of Short Stories Inspired by Punk descritto da Dev come un lungo monologo comico fantascientifico. Inoltre il nostro tuttofare cura anche un blog (http://theworstmovies.blogspot.com) con l' intento di vedere i 100 peggiori film della storia secondo gli utenti di IMDB, in bocca al lupo.

lunedì 22 marzo 2010

TOP10 Week's Best Stuff

Lo abbiamo amato in Bad Day ed ora ci regala un'altro gioiello che sembra scritto da un uomo posseduto da un bambino di 10 anni. Video geniale!
Fresca, Bella, Nuova, Hostess (che ce piace na cifra!) ci riporta un pò ai '50 e ci mostra nuove strade aperte al suo talento...
Voce dolce, Archi nel ritornello che spalancano le porte alla primavera...Brillante Zooey!
Boom!Cos'è successo ai Foals?Dove sono i ritmi assassini di Cassius?Prosciugati dal caldo del Sahara.
Ritmo travolgente e ritornello martellante...all'inizio ricorda I've got the power!
Dal blog alla chart; la Marina ci spiega la sua visione della città degli angeli.
AAA. Cuori infranti cercano sostegno morale. Trovato, sono gli Exlovers.
E' la triste verità più sono "cannibale" più noi non riusciamo a farne a meno.
Per la prima volta dopo Oracular Spectacular la voce di VanWyngarden viene a galla, prende aria e non è niente male!
Una voce tremolante mi ha fatto innamorare della canzone,che forse non sarà una novita...ma è la prima che ci è passata fra le mani.

Fantastic Mr. Fox


Guardare al futuro ma con uno sguardo al passato. No non è uno slogan politico, ma la sintesi perfetta dell'ultimo lavoro di Wes Anderson, Fantastic Mr. Fox. Saltiamo i convenevoli e arriviamo subito al sodo dicendo che Anderson prende una fiaba di Dahal e la trasposrta sullo schermo in maniera perfetta,pulita ed originale. Non parliamo dei film commoventi della Pixar, con i sentimenti che palpitano e la commozione che scorre insieme ai titoli di coda, ma di una pellicola stilisticamente azzeccata che fa eco ai film del passato sia in quanto a referenze narrative sia in quanto a quelle registiche che ricalcano i tratti tipici del regista ma a cui vengono conferite nuove forze divenendo quasi camaleontiche e funzionali alle necessità.
Menzione d'onore anche al doppiaggio che vede impegnata gente come George Clooney,Meryl Streep e Bill Murray; naturalmente questo pregio andrà perso nella versione italiana a beneficio dei doppiatori quindi va il solito consiglio di cercare la visione in VO. Torniamo però alla frase iniziale, perchè questo Mr.Fox è un film di due epoche? Perchè unisce la tecnica dello stop-motion a uno stile retrò, perchè si preoccupa di prendere una storia che non garantisce incassi( Burton è pregato di avere le orecchia ronzanti) e la affronta in maniera coraggiosa, o magari per il semplice fatto che sto parlando del mio regista preferito?

Come ci vorreste & Come siete

E da qui è partito tutto, l'idea iniziale l'hanno partorita, ad un DJset dei Cribs, le varie bottiglie di birra che aveva bevuto il mio "collega" e che in quel momento parlavano attraverso lui... disse: "voglio farmi una maglietta con i muscoli disegnati" io mi misi a ridere ma in fondo pensai che si sarebbe potuta fare sul serio...ed
ora ci ritroviamo qui ad illustrarvi questa,le idee che ci sono venute e quelle che ci verranno in seguito.
Beh! per quanto riguarda il "come ci vorreste",non è proprio cosi... fortunatamente esiste una parte, di donne che vanno oltre i muscoli o "la panza" che sia;
ma è vero che anche l'occhio vuole la sua parte...e noi ce la mettiamo, disegnata, ma ce la mettiamo.
Imparare a prendersi meno sul
serio non può far male di certo.


Ed invece è sul "come siete" c'è un quesito che si pongono tutti "sono davvero le donne a meritare l'etichetta su quelle forbici oppure, più spesso, sono gli uomini a tranciare cuori?" la nostra risposta mi sembra abbastanza palese, ma forse noi siamo di parte quindi diteci la vostra
e contattateci se siete interessati alle

Marina and the Diamonds - The Family Jewels



La musica è donna. Almeno così pare dato che nell'ultimo anno hanno fatto la loro apparizione artisti femminili di livello e non.
Florence and the Machines, La Roux o Little Boots sono solo alcuni nomi, o per lo meno quelli più vicini alla nostra Marina che con i suoi diamanti spiazza tutti dandoci un album perfettamente pop e che, nonostante la tenera età, riesce a stare in piedi per ben 13 pezzi.
Potere alla donne insomma, e la nostra donna ci tiene a sottolineare che lei è diversa dalle altre facendo fare a botte la sua voce gutturale e i suoni striduli, ricordandoci che lei si chiama Marina e non Shakira (vedi il brano Hollywood) e che anche lei è dedita alla depressione.Umanizzare e non mitizzare, sedurre cantando e non sculettando; insomma tutte cose non prevedono cascate di glitter e cambi d'abito.
Questo è puro "girl power". 
                                                                                 

venerdì 19 marzo 2010