Tralasciando il titolo di cui vado particolarmente fiero, abbiamo fatto due chiacchiere con chi ha organizzato il banchetto musicale di domenica per capire il come, il quando e il perché di tutto.
TS-Allora innanzitutto comincerei chiedendoti chi si nascondo dietro la Snob e com'è nata.
SP-La Snob Production produce eventi culturali a Roma e in Italia da ormai 6-7 anni. è nata dallo sventurato (Marcello Giannangeli) incontro tra me, Marcello Giannangeli, e Raffaele Costantino; non ricordo neppure bene come e perchè abbiamo cominciato. Come primo passo abbiamo ideato e curato la rassegna Kick it! al Circolo degli Artisti di Roma; poi da li una lunga serie di rassegne ed eventi, alcuni dal taglio più istituzionale mentre altri sotto il livello del suolo; mescolare i due ambiti è anzi stata una delle cose che ci divertono ed interessano di più. Spesso infatti ci ritroviamo a intercettare dei segni creativi, linguaggi e tendenze striscianti, e a veicolarli in progetti articolati, nati in seno a realtà istituzionali. Così è accaduto ad esempio per Casa del Jazz, Palazzo delle Esposizioni, vari istituti di cultura, Romaeuropa e tante altre realtà.
Altre volte invece semplicemente ci divertiamo a dare vita a progetti in club, one night, live, mostre e così via... oltre che un lavoro è pur sempre una passione pura e forte.
TS- La stessa passione che deve aver dato il via al MIT immagino, com'è nato questo progetto?
SP-MIT nasce 3 anni fa come rassegna di musica elettronica in Auditorium. Ha ospitato luna unga serie di artisti, da Whomadewho a Buraka Som Sistema, Mogway, Karl Bartos, Mouse On Mars, Benga e Skream... va beh son troppi.
TS-Ma c'è qualcosa di molto più massiccio ed importante dietro vero?
SP-Si, oltre ad ospitare nomi davvero interessanti della scena internazionale, quello che abbiamo fatto è stato soprattutto stravolgere le modalità di fruizione degli spettacoli tipiche di Auditorium. Per farla breve abbiamo costruito un club in Sala Studio. è stat una bella novità che ha avuto successo e che ha consentito alla Fondazione Musica per Roma di intercettare un pubblico diverso dal solito.
TS- Quindi ricapitoliamo: grandi nomi internazionali e voglia di rinnovare. Cosa ci dobbiamo aspettare dalla giornata di domenica?
SP-Oltre a proporre una lunga serie di artisti, John Cale Mark Lanegan, CocoRosie, Lisa Gerrard dei Dead Can Dance, Wild Beasts, Soap&Skin, Plaid, Tim Exile, The Very Best, Murcof, Metro Area etc etc,proveremo a rappresentare al pubblico dell' Auditorium come una piccola rivoluzione. Con un solo biglietto ci si potrà infatti muovere liberamente tra ben 8 stage, sale, foyer, dancefloor, bar, istallazioni audiovisive e così via, dal pomeriggio a notte fonda. Questo rappresenta secondo me, al di là dei contenuti, un fatto completamente nuovo non solo per l'Auditorium ma anche per Roma.
TS-Grazie mille per il tempo concessoci.
SP-Grazie a te, alla prossima
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