giovedì 8 aprile 2010

Meeting the M.I.T.

Tralasciando il titolo di cui vado particolarmente fiero, abbiamo fatto due chiacchiere con chi ha organizzato il banchetto musicale di domenica per capire il come, il quando e il perché di tutto.

TS-Allora innanzitutto comincerei chiedendoti chi si nascondo dietro la Snob e com'è nata.

SP-La Snob Production produce eventi culturali a Roma e in Italia da ormai 6-7 anni. è nata dallo sventurato (Marcello Giannangeli) incontro tra me, Marcello Giannangeli, e Raffaele Costantino; non ricordo neppure bene come e perchè abbiamo cominciato. Come primo passo abbiamo ideato e curato la rassegna Kick it! al Circolo degli Artisti di Roma; poi da li una lunga serie di rassegne ed eventi, alcuni dal taglio più istituzionale mentre altri sotto il livello del suolo; mescolare i due ambiti è anzi stata una delle cose che ci divertono ed interessano di più. Spesso infatti ci ritroviamo a intercettare dei segni creativi, linguaggi e tendenze striscianti, e a veicolarli in progetti articolati, nati in seno a realtà istituzionali. Così è accaduto ad esempio per Casa del Jazz, Palazzo delle Esposizioni, vari istituti di cultura, Romaeuropa e tante altre realtà.
Altre volte invece semplicemente ci divertiamo a dare vita a progetti in club, one night, live, mostre e così via... oltre che un lavoro è pur sempre una passione pura e forte.

TS- La stessa passione che deve aver dato il via al MIT immagino, com'è nato questo progetto?

SP-MIT nasce 3 anni fa come rassegna di musica elettronica in Auditorium. Ha ospitato luna unga serie di artisti, da Whomadewho a Buraka Som Sistema, Mogway, Karl Bartos, Mouse On Mars, Benga e Skream... va beh son troppi.

TS-Ma c'è qualcosa di molto più massiccio ed importante dietro vero?

SP-Si, oltre ad ospitare nomi davvero interessanti della scena internazionale, quello che abbiamo fatto è stato soprattutto stravolgere le modalità di fruizione degli spettacoli tipiche di Auditorium. Per farla breve abbiamo costruito un club in Sala Studio. è stat una bella novità che ha avuto successo e che ha consentito alla Fondazione Musica per Roma di intercettare un pubblico diverso dal solito.

TS- Quindi ricapitoliamo: grandi nomi internazionali e voglia di rinnovare. Cosa ci dobbiamo aspettare dalla giornata di domenica?

SP-Oltre a proporre una lunga serie di artisti, John Cale Mark Lanegan, CocoRosie, Lisa Gerrard dei Dead Can Dance, Wild Beasts, Soap&Skin, Plaid, Tim Exile, The Very Best, Murcof, Metro Area etc etc,proveremo a rappresentare al pubblico dell' Auditorium come una piccola rivoluzione. Con un solo biglietto ci si potrà infatti muovere liberamente tra ben 8 stage, sale, foyer, dancefloor, bar, istallazioni audiovisive e così via, dal pomeriggio a notte fonda. Questo rappresenta secondo me, al di là dei contenuti, un fatto completamente nuovo non solo per l'Auditorium ma anche per Roma.

TS-Grazie mille per il tempo concessoci.

SP-Grazie a te, alla prossima

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