martedì 25 maggio 2010

Foals - Total Life Forever


Incontentabili Foals, cosa vorrete mai incidere? Se ogni volta siete insoddisfatti e rilasciate dichiarazioni al vetriolo dove sminuite il vostro LP in ogni modo, che lavorate a fare? Venite a casa mia e lavatemi i piatti, o fatemi i compiti. Prendiamole come vengono, certe cose è meglio ignorarle e andare avanti in questo caso puntiamo la nostra amata pietra-logo su Total Life Forever, secondo lavoro del quintetto di Oxford che 2 anni fa era entrato nei cuori dei teenager d'oltremanica con Antidotes. Ecco, facciamo un bel gioco di parole di quelli che mi piacciono tanto e diciamo che Yannis e amici dovevano trovare l'antidoto alla crisi del secondo disco: sii originale o torni a zappare i campi dell' Essex. Per farlo, per non morire avvelenati diciamo, hanno deciso di far buon viso al cattivo gioco rimanendo i bimbi di due anni fa, casinari e ritmati, mascherandosi però da compositori riflessivi e dalla voce sinuosa. I risultati sono due: Spanish Sahara - una vera sfida per l'ascoltatore che, prima di poter assaporare il nocciolo del pezzo, dovrà passare attraverso una tempesta di sabbia degna del titolo e che si manifesta sotto forma di minutaggio, lento e inesorabile. Il risultato è tuttavia ammirevole e piacevolissimo-
Total Life Forever - amore al primo ascolto, con tanta voglia di strapparsi la camicia, di forza o no, e tornare a fare festa insieme agli amici della Hull University. Chitarrina alticcia e coretti da "mano nella mano", ecco cosa contribuisce a creare la magia di questo pezzo.
Embè? Tutto qui? Venti righe scarse per liquidare così i Foals?
Potrei parlare di come This Orient è capace di incantarvi dopo pochi ascolti, o di come Alabaster sa distruggere tutto il vostro entusiasmo, però poi ci sarebbe Miami che....
Oh insomma ascoltate l'album e esprimete il vostro giudizio, il mio lo trovate qui sotto.

Nessun commento:

Posta un commento