lunedì 17 maggio 2010

Crystal Castles - Crystal Castles (II)


Crystal castles?...Crystal piccolini?...Ethan? ma dove siete...Alice?...niente, probabilmente si sono smarriti nei meandri di qualche Club esclusivo d'èlite e come ricordo ci hanno lasciato solo questo album, come un ragazza alto-borghese che prima di scappare di casa per diventare un eroinomane punk-rocker lascia una lettera ai genitori, che tanto la amavano, per spiegare le motivazioni della partenza.
Ora, il nuovo album del duo canadese, con lo stesso non-nome del primo lavoro, si era presentato con Doe Deer in maniera prepotente e d'impatto tanto da mettere d'accordo tutti (compreso TS), al primo ascolto, su un loro ritorno ancora più martellante e nevroticamente attraente...ma nessuno si aspettava che quel singolo fosse solo la busta e che la lettera al suo interno fosse in realtà cosi disarmante...Nostra figlia è ufficialmente scappata di casa...ora dobbiamo capire il come e il perchè.
La critica ed i fans si sono divisi, principalmente, in due fazioni, da una parte chi ha amato il primo album e adesso è un pò deluso e/o annoiato dal nuovo dall' altra parte chi ha amato il primo album ed è molto entusiasta anche del secondo, come potete notare in entrambi i casi il primo lavoro è stato amato, ed anche parecchio, chi è che non ha amato quella fantastica accozzaglia di 16 pezzi di puro delirio electro-isteri-chic, io mi sono masturbato con quell' accozzaglia e attendevo con ansia l'arrivo di un' altra ed invece mi è piombata adosso questa raccolta di 14 brani (di cui 3 o 4 con il testo addirittura semi-comprensibile (non è cosa da CC)) in cui il duo sembra aver abusato del valium, il che ogni tanto è ottimo si noti Celestica dove scopriamo un'incredibile Alice versione usignolo, Suffocation o Empathy mentre altre volte l'effetto del valium prende il sopravvento come nei noiosi virtuosismi anni 80 di Ethan in Intimate o l'organosa e angosciosa Violent Dreams. Comunque complessivamente le atmosfere si fanno più profonde e non è più tanto il ritmo a spaccare i timpani ma si fanno forti i rumori e gli echi pur sempre rimanendo tra i loop insistenti di Ethan che cede un pò al commerciale ogni tanto (Baptism singolone,Pap Smear).
Non sò se rivoglio nostra figlia a casa, quindi, forse deve fare la sua strada e forse avrà anche scelto quella giusta, ma non odiatemi se mi agrappo ancora al meraviglioso ricordo dei bei tempi.


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