martedì 8 giugno 2010

The Drums-The Drums


Dai sù sto parlando con te lo sai...ma si proprio te...si si te, che cinque minuti fà hai sentito un motivetto nello spot della Peugeot 3008, ti è piaciuto e magari poi hai detto "ah che carina sta canzoncina! oh, mò me la scarico proprio!" ecco si sto parlando esattamente con te...pervafore vai via e lascia solo a leccare le proprie ferite chi ha atteso con trepidazione e amato alla follia l'EP "Summertime!", chi su "Let's Go Surfing" ci ballava la scorsa estate con le lacrime agli occhi e il cuore gonfio di gioia, chi ora la mattina accende la TV e si vede l' adorabile faccia da checca disadattata di Jonathan Pierce su MTV.
La musica è per tutti, sono d'accordo ma permettetemi di impuntarmi come un bambino capriccioso e di rifiutare, seppur continuando a ballare(se metti sù i drums non mi puoi fermare), questo omonimo album di debutto; mi sento come se un gruppo di bambini assatanati di Hits da ingurgitare mi avesse tolto il giocattolo dalle mani, lo avesse toccato per bene con le dita sporche e ora me lo stesse restituendo tutto lurido di sbrilluccichii commerciali e piccole toppe trendy-eighties, e la cosa che più mi fa arrabbiare è che forse tutta questa sporcizia c'è sempre stata nei The Drums, solo che nessuno se ne era mai accorto perché diciamocelo il fascino del "giocattolo" con i capelli strani, il sound new wave ma con l'aggiunta di un tocco da falò estivo e malinconico colpisce sempre e spesso lo fa anche prima che ci si possa accorgere dei veri contenuti di un prodotto.
Ora dovrei passare a descrivere l' album nei dettagli ma mi sentirei ripetitivo e farebbe male solo al mio orgoglio ammettere che i The Drums in fondo si confondono con il resto delle Band da spiaggia dei New Order che hanno invaso la scena indie contemporanea con l'unica differenza che essendo talmente di facile ascolto, The Drums, è riuscito ad arrivare anche al di fuori della scena indipendente.
No non è una recensione negativa, Talking Stuff se ne vuole fregare del parere della gente, vuole lasciar a tacere la razionalità, levarsi il cuore e vedere se poggiato vicino alle casse continua a ballare.

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