venerdì 15 ottobre 2010

Crystal Fighters - Star Of Love



Dopo mesi di travaglio l'etichetta Zirkulo ed i sanguigni Crystal Fighters hanno finalmente partorito l'album di debutto "Star Of Love", per la gioia di ostetriche e parenti. La benedizione mediatica di Kitsuné, NME e compagnia, nonché l'ottimo riscontro tra gli ascoltatori, hanno proiettato la band spagnola (forse preferirebbero dicessimo basca, vista la vicinanza di Navarra, loro terra natia, all'"Euskadi") tra le realtà musicali esordienti che contano. Come per molti gruppi emergenti, è difficile collocare Sebastian, Gilbert, Mimi, Laura e Graham in un preciso sound genre. Di sicuro si piazzano nel vastissimo spazio intercorrente tra l'elettronica ed il folk, passando per un pop dai labili confini; "folktronica", dicono i colleghi d'oltremanica. Ma c'è molto di più, probabilmente. Già l'episodio che affibbia il nome alla band è di per sé insolito; "Crystal Fighters" infatti è una canzone scritta dal nonno della cantante Laura negli ultimi mesi di vita, le cui mistiche ed intricate parole hanno conquistato il cuore e la mente della giovane nipote, avvicinandola alle tradizioni della sua terra ed alla musica in generale. Non si può negare che si tratti di un biglietto da visita assai intrigante.

Nel disco si percepiscono le più disparate influenze, ben intrecciate e colorite da uno stile energico, a tratti fin troppo energico. Star Of Love si serve di suoni già sperimentati e collaudati dal genere elettronico quali le reminescenze asiatiche ed ovviamente latine, i rigidi e nostalgici effetti anni '80, l'uso/abuso del flanger per voce e strumenti (marchio di fabbrica MGMT). Follow sembra uscita dallo scontro di fanatici djs e filmacci di gheishe di serie b, in Swallow pare di ascoltare qualche gruppo yankee in vacanza estiva nella tierra de toros. Si tratta di un disco in cui le esplosioni dance sull'orlo della peggior commerciale di I Love London sono ben bilanciate dalle atmosfere quasi mistiche di Plage e Xtatic Truth, forse i pezzi migliori dell'album. Interessante Solar System, che fa dei suoi arditi giochi ritmici l'arma vincente. In the Summer punta invece tutto sul tempo incessante e le sovrapposizioni vocali. Ascoltando With You c'è chi giura di assistere ad apparizioni miracolose di Rick Astley e La Roux. At home sfrutta abilmente l'orecchiabile ritornello a tre vocali, che potrebbe essere il tormentone di un festivalbar a caso. E' un album senza dubbio allegro e variegato, che sarà tra l'altro promosso a Roma il 23 Ottobre, in quel del Circolo degli Artisti. L'originalità degli ancestrali Crystal Fighters sta semplicemente nell'aver saputo adattare questa per nulla innovativa tavolozza di sonorità alla loro verve passionale, confusa, ma senz'altro coinvolgente. Tutt'altro che rivoluzionari dunque. Riformisti, se mai.





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