martedì 20 luglio 2010

Bombay Bicycle Club - Flaws

Poco più di un anno fa quattro ragazzi di Crouch End uscivano con il botto, ricevevano critiche positive e si facevano premiare da Paul Weller per gli NME Awards. I Had the Blues But i Shook Them Loose era un esordio sicuro e potente, forte di una struttura costruita su giri di basso e riff di batteria; il risultato era ottimo e aveva appunto lanciato la band nel firmamento dell' indie inglese.
Cosa possa aver spinto in quartetto londinese a cimentarsi con un introspezione folk è un mistero, il risultato è altrettanto misterioso e sicuramente non impressionante come lo era un anno fa, 11 pezzi dalla volontà matura ma dal sapore ancora acerbo. Se un gruppo ha bisogno di crescere cercherà di farlo nel modo migliore, senza sforzarsi di trovare una vena troppo lontana dalla loro origine, Flaws lascia interdetti per le scelte musicali non sempre azzeccatissime e forse troppo ripetitive. Il primo singolo, Ivy and Gold, è sicuramente il momento più felice dell'album, una ballad folk allegra e in linea con lo spirito estivo; la reinterpretazione di Dust On the Ground mette in luce le potenzialità del gruppo che però vengono gettate all'aria con alcuni pezzi decisamente trascurabili. Ci si rammarica per l'occasione sprecata e si spera in una maturità meno forzata e precoce.



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