domenica 26 dicembre 2010

The Kids Are All Right



Jules e Nic sono una coppia lesbo, sposata e con figli; Joni e Laser sono figli di una coppia lesbo nati tramite la fecondazione assistita; Paul è il donatore. The Kids Are All Right si presenta come una commedia dai toni sgangherati ed assolati; siamo in California e ad introdurci alla storia troviamo una simpatica canzoncina catchy dei Vampire Weekend. Si ride di una famiglia atipica ma affannata dagli stessi identici problemi che affligono un classico nucleo famigliare; qualcuno forse ci vorrà scorgere dei motivi di denuncia, insomma ricordo con odio il clamore che accolse Juno alla sua uscita in sala, frainteso e trasformato in una bandiera con la quale però non condivideva nessun colore. Qui invece ci si chiede quali siano le vere intenzioni del film che prima ci prende con un ritrmo di battute veloce e furbo, poi ci introduce ai problemi di una famiglia eccessivamente allargata (due mamme, due figli un papà/donatore) ed infarcisce il tutto con side storyes che potrebbero dire molto ma che si spengono li. Mentre Julian Moore ed Annete Bening caratterizzano egregiamente le due mamme, Ruffalo si trova a dover fare i conti con un personaggio troppo incompleto che, nel corso della sua parabola narrativa, rimane bloccato uscendone con le ossa ammaccate (ma soprttutto con gli occhi lucidi). Joni si erge come personaggio centrale grazie alla riconferma di Mia Wasikowska come futuro astro di Hollywood ed affossa involontariamente Laser (Josh Hutcherson) relegato ad alcuni avvenimenti non troppo convincenti. Detto così sembra che questo film è un disastro, no. Gode di alcuni pregi che vengono però rovinati da diversi difetti di cui sopra; non si capisce quale sia la direzione intrapresa dalla pellicola e quella che ci lascia intendere è decisamente troppo "convenzionale" per un film con certi presupposti.


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