mercoledì 4 maggio 2011

The Wombats - This Modern Glitch


Parlare dei The Wombats mi riporta senza dubbio a diversi anni fa, quando cominciavo ad esplorare quell'immenso mondo che è il panorama indie nel quale il trio di Liverpool si era da poco affacciato con una serie di singoli easy listening e danzerecci, fatti per entrarti in testa e non uscirne più. Inutile dire che le attese per This Modern Glitch erano tutt'altro che modeste, in una scena fatta di contaminazioni dalla breve durata e di artisti da pc volevo un album che fosse in grado di risvegliare il Francesco (sarei io..) di quattro anni fa, di farlo ballare ed innamorare di quei coretti tanto paraculi quanto amorevoli e di convincerlo a dire "Promossi!". La situazione attuale però è ben diversa, un mese fa avrei detto che quest album sarebbe stato fenomenale, il degno erede di Proudly Present e che quei pochi singoli che circolavano in rete non erano altro che la punta dell'iceberg; un iceberg che purtroppo si è rivelato essere più un ghiacciolo alla menta (un gusto che odio n.d.r.). Tokyo, Techno Fan e poche altre tracce trainano faticosamente l'album verso la sua conclusione, intervallando pezzi validi ad altri trascurabili e forse troppo poco curati per essere incisivi. La formula "techno dance" erede dell'estro danzereccio di cui sopra stanca perché priva di varianti che possano spingere l'ascoltatore a spingersi avanti. This Modern Glitch è quindi un album dalla breve durata, fatto più per mandare nell'etere due/tre pezzi che per conquistare i cuori dei fan.

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