venerdì 25 marzo 2011

Heartless


Non soddisfatto del dolore provato la notte degli oscar ho saggiamente deciso di riprendere lo spazio dedicato al cinema con la recensione di un film che ha saputto ampliamente bissare le fitte acute causatemi dall'omino nudo e dorato. Heartless in un primo momento può sembrare un horror di classe, la risposta britannica ai mille film con esorcismi vari made in USA, la verità è che purtroppo a fine film ci si accorge che nemmeno chi vi ha lavorato aveva la più pallida idea su quello che stava facendo. Partiamo dall'inizio, la trama è decisamente interessante e vede Jamie ( Jim Sturgess di Across The Universe), quello che può essere definito come un dissociato, sofferente tanto per la propria misera esistenza (padre/modellodivita morto e peso morto sul fratello) quanto per una voglia a forma di cuore che gli deturpa il volto. Com'è facilmente intuibile dalla prime righe della recensione ci troviamo in Inghilterra, a Londra per la precisione, un Londra distrutta dal vandalismo e nelle mani di una gang che si diverte a bruciare vive le persone. Durante una passeggiata notturna Jamie vede il delitto di due uomini e, nel tentativo di fotografare gli assassini, viene scoperto/scappa/scopre che gli assassini sono dei mostri. Perché metto degli slash? Mi sembrava il modo migliore per indicare il susseguirsi di tre azioni totalmente casuali, slegate da un qualsiasi filo logico e che, aimhè, fanno da traino a tutto il film. Come dicevo infatti gli assassini sono dei mostri, demoni per la precisione, e Jamie è l'unico ad essere a conoscenza della demoniaca identità dei bulli di quartiere. Il film sembra finire dopo trenta minuti, si scopre chi assolda i demoni e perché lo fa. Tutto finito? Ebbene no, perché è qui che Philip Ridley ricorre all'escamotage più vecchio del mondo, un lungo tira e molla tra "è vero o è finto?", "è pazzo o è maledetto?"; vecchio ma funzionale direte voi, si peccato solo che la risposta sia intuibile a metà film esattamente venti secondi prima che i vostri occhi abbiano iniziato a chiudersi per la noia. Non siate frettolosi però, perché Heartless ha anche dei pregi, anzi un pregio: l'aspetto visivo. La Londra buia e demoniaca rende bene le atmosfere maledette del film ed alcune scene splatter potrebbero fare la gioia degli spettatori più sanguinolenti. Il reparto visivo insomma se la cava bene nonostante un budger molto esiguo (teste mozzate con corpi vistosamente cancellati) rendendo incisivo quel 30% di trama che riesce a salvarsi dal nonsense totale. Buono per una serata con gli amici ma soporifero per una visione in solitaria. Insomma, si può tranquillamente passare oltre.


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